Mitteleuropa 2/2022

Mitteleuropa 1/2022

XVI Forum Mitteleuropa
L’eredità europea del patriarcato di Aquileia

L’iniziativa trae spunto dalla straordinaria ricorrenza che vede nel 2020 il seicentesimo anniversario della caduta dello Stato Patriarcale del Friuli (Patrie dal Friûl), una realtà statuale nata nel 1077 e conclusasi con l’occupazione veneta di gran parte del Friuli il 19 luglio 1420.
Si spegneva così una delle forme di democrazia parlamentare più antiche al mondo (Constitutiones Patriae Foriiulii – 1231), seconda solamente alla Magna Carta inglese (1215). Ma ciò che in realtà si intende sviluppare con questo progetto non è un approfondimento di fatti storici, bensì la loro attualizzazione, rapportando il tutto all’attuale momento socio-politico. Un antico adagio recita: “il futuro è alle nostre spalle”

Tutti siamo convinti che il futuro sia una pagina bianca di un quaderno su cui scrivere giorno dopo giorno. In realtà è il nostro passato che condiziona le nostre scelte, frutto di una cultura sedimentata in secoli e secoli di radicamento territoriale. È l’evoluzione di un procedere che porta la traccia indelebile del nostro vissuto. 

È un passato che non passa perché è paradossalmente presente, sempre e ovunque. Basta riflettere sulle parole di Franz Werfel, ebreo-praghese, “Nel Crepuscolo di un Mondo” (Locarno aprile 1936): “Gli ordinamenti politici del mondo si danno il cambio. Ma ciò che è ordinato, governato, amministrato, sia Paese, sia popolo, sia individuo, sopravvive, con la sua natura congenita, a tutti questi sconvolgimenti”.

XVII Forum Mitteleuropa
Dall’emergenza virale al vaccino culturale

L’imprevedibile periodo che stiamo vivendo ha inciso profondamente non solo sulla vita culturale di ognuno di noi, ma anche sul modo di fare e di usufruire della cultura. Non potevamo non tener conto di ciò nel predisporre un progetto culturale che ne sarebbe stato profondamente condizionato. La nostra Cultural Diplomacy, infatti, continua a reggersi su contatti e relazioni difficilmente riservabili esclusivamente al web. Un ostacolo dalle conseguenze oggi difficilmente prevedibili. Ma la pandemia virale che ha investito il pianeta non rappresenta che il più recente degli stravolgimenti che hanno caratterizzato i nostri ultimi cinquant’anni. Tutto cominciò con internet, che rappresentò lo start up della globalizzazione dell’informazione; seguì il crollo dei muri ideologici, che determinò invece la globalizzazione dei mercati; per arrivare al Covid19, che da un giorno all’altro ci ha dimostrato che “uno non vale uno”, ma uno può contagiare l’intera umanità, per cui siamo tutti interdipendenti. Ogni nostra volontà dovrà tenere necessariamente conto di questo tsunami sociale e culturale. In realtà da ciò matura la convinzione che la cultura abbia oggi più che mai la responsabilità di sostenerci per superare questo difficile passaggio planetario. Un ruolo lenitivo, quasi un vaccino salvifico sulla scia delle tante contaminazioni che segnano la storia di queste terre di confine. Un impegno smisurato che nessun attore culturale può sensatamente ritenere di poter svolgere da solo, in presuntuosa autonomia. Farlo assieme avrà una valenza incalcolabile. Un insostituibile vaccino.

Il forum 2021 è caratterizzato da un leitmotiv che percorre e collega tutti i panel.

Nelle parole del somma Poeta il vaccino salvifico dell’Uomo:

“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.”

(Dante – inferno – canto XXVI – v. 119)

XVII Forum Mitteleuropa
Dall’emergenza virale al vaccino culturale

L’imprevedibile periodo che stiamo vivendo ha inciso profondamente non solo sulla vita culturale di ognuno di noi, ma anche sul modo di fare e di usufruire della cultura. Non potevamo non tener conto di ciò nel predisporre un progetto culturale che ne sarebbe stato profondamente condizionato. La nostra Cultural Diplomacy, infatti, continua a reggersi su contatti e relazioni difficilmente riservabili esclusivamente al web. Un ostacolo dalle conseguenze oggi difficilmente prevedibili. Ma la pandemia virale che ha investito il pianeta non rappresenta che il più recente degli stravolgimenti che hanno caratterizzato i nostri ultimi cinquant’anni. Tutto cominciò con internet, che rappresentò lo start up della globalizzazione dell’informazione; seguì il crollo dei muri ideologici, che determinò invece la globalizzazione dei mercati; per arrivare al Covid19, che da un giorno all’altro ci ha dimostrato che “uno non vale uno”, ma uno può contagiare l’intera umanità, per cui siamo tutti interdipendenti. Ogni nostra volontà dovrà tenere necessariamente conto di questo tsunami sociale e culturale. In realtà da ciò matura la convinzione che la cultura abbia oggi più che mai la responsabilità di sostenerci per superare questo difficile passaggio planetario. Un ruolo lenitivo, quasi un vaccino salvifico sulla scia delle tante contaminazioni che segnano la storia di queste terre di confine. Un impegno smisurato che nessun attore culturale può sensatamente ritenere di poter svolgere da solo, in presuntuosa autonomia. Farlo assieme avrà una valenza incalcolabile. Un insostituibile vaccino.

Il forum 2021 è caratterizzato da un leitmotiv che percorre e collega tutti i panel.

Nelle parole del somma Poeta il vaccino salvifico dell’Uomo:

“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.”

(Dante – inferno – canto XXVI – v. 119)

Un futuro da condividere

Mercoledì 27 luglio 2022 
ore 10.00
Villa De Claricini Dornpacher 
via Boiani, 4
Bottenicco di Moimacco – UD

Dallo scorso anno l’Associazione Culturale Mitteleuropa, in stretta collaborazione con Mittelfest, organizza degli incontri su specifici temi di condivisa valenza internazionale con l’intento di offrire un concreto contributo alle relazioni istituzionali, culturali ed economiche fra la Regione Friuli Venezia Giulia ed i Paesi dell’Europa centro-orientale.

Il 2022 sarà dedicato a specifici temi di stringente attualità.

Panel 1
FVG-Austria “un futuro condiviso”
Dedicato alle relazioni, ai progetti e protocolli
di collaborazione con l’Austria ed in particolare
con i nostri vicini della Carinzia.

Erwin Angerer – Deputato del parlamento nazionale a Vienna
Philip Kucher – Deputato del parlamento nazionale a Vienna
Petra Oberrauner – Deputata del parlamento nazionale a Vienna
Christian Ragger – Deputato del parlamento nazionale a Vienna

 

Panel 2
Università di confine GO! to 2025
Dedicato alla cooperazione fra le contigue Università di Trieste, Udine e Nova Gorica in relazione allo straordinario evento che vedrà nel 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura.

Roberto Pinton Magnifico Rettore Università degli Studi di Udine
Valter Sergo Prorettore Vicario Università degli Studi di Trieste
Bostjan GolobMagnifico Rettore Università di Nova Gorica 
Saša DobričičProf. Università di Nova Gorica

 

Panel 3
Udine-Klagenfurt: formazione senza confini

Christian ScheiderSindaco di Klagenfurt 
Elena D’OrlandoDirettrice Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Udine 
Gianpiero Porcaro e Samantha ButtusDocenti di diritto tributario Università di Udine 
Daniele CascianoDocente di Logistics, Transport and International Trade Law Università di Udine

Convocazione Assemblea

I sigg.ri Soci sono invitati all’Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria che si svolgerà SABATO 28 MAGGIO 2022 alle ore 17 presso il Grand Hotel Entourage a Gorizia, in Piazza S. Antonio 2. 

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

  • Relazione attività dell’anno sociale 2021
  • Presentazione bilancio consuntivo 2021 e delibere conseguenti
  • Relazione del Revisore dei Conti
  • Programma attività anno sociale 2022
  • Presentazione bilancio preventivo 2022 e delibere conseguenti

A seguire, l’Assemblea Straordinaria per discutere la proposta di alcune modificazioni  Statutarie.

Il Presidente
Paolo Petiziol

Si chiede cortesemente di confermare la presenza, indicando anche un numero di telefono di riferimento, all’indirizzo mail:

segreteria@mitteleuropa.it
oppure telefonicamente allo
0432 204269

XVIII
Forum Internazionale dell’Euroregione Aquileiese

Mitteleuropa: molte Capitali un solo destino
Dal filo spinato al filo della Storia

Udine – Trieste
27 > 29 settembre 2022

Il 18 dicembre 2020 Nova Gorica-Gorizia sono state proclamate Capitale Europea della Cultura 2025. Un evento che può davvero offrire una straordinaria opportunità per l’area cittadina transfrontaliera e tutto il contesto regionale del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, confinando nella memoria del tempo quella cortina di ferro che, a seguito delle tragedie del novecento, calò su popolazioni che per un millennio condivisero, pur con idiomi diversi, analoga storia e destini. Un imprevisto che dal filo spinato può portarci a riprendere il filo della nostra Storia. Occasione unica ed irripetibile per riappropriarci di quella straordinaria funzione d’incontro che tanto la geografia quanto la storia ha inequivocabilmente assegnato a questo lembo d’Europa. Nova Gorica e Gorizia entreranno così nel novero di quelle capitali culturali di cui è particolarmente ricco il centro-europa, illuminate testimoni e custodi di quella comune radice che seppe svolgere un ruolo unico di armonizzazione fra latini, tedeschi e slavi, senza mai dimenticare la non marginale componente ebraica, qui presente da secoli. Queste sono le Capitali alle quali siamo desiderosi di volgere lo sguardo, peraltro per noi tutte raggiungibili in poche ore di macchina. Un “viaggio” per ricollegarle a Gorizia, ovvero Aquileia.

Una sfida di cultural intelligence senza precedenti.

“Città transfrontaliere: come vivere senza confini”
L’esperienza del GECT GO
e della Capitale Europea della Cultura GO!2025

Gorizia
30 settembre 2022

Nell’area mitteleuropea un ruolo strategico lo giocano le città transfrontaliere che, sebbene collocate nelle periferie dei loro paesi, sono da sempre impegnate a creare reti per fare fronte unitamente alle sfide quotidiane imposte da ostacoli amministrativi, legali o di altro tipo, che persistono nonostante la rimozione dei confini. Lo scambio di esperienze e di buone pratiche di integrazione transfrontaliera rappresentano la base su cui le città possono crescere e svilupparsi creando politiche di sviluppo comuni soprattutto quando la base culturale, in questo caso mitteleuropea, può essere un facilitatore.

XVIII
Forum Internazionale dell’Euroregione Aquileiese

Mitteleuropa: molte Capitali un solo destino
Dal filo spinato al filo della Storia

Udine – Trieste
27 > 29 settembre 2022

Il 18 dicembre 2020 Nova Gorica-Gorizia sono state proclamate Capitale Europea della Cultura 2025. Un evento che può davvero offrire una straordinaria opportunità per l’area cittadina transfrontaliera e tutto il contesto regionale del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, confinando nella memoria del tempo quella cortina di ferro che, a seguito delle tragedie del novecento, calò su popolazioni che per un millennio condivisero, pur con idiomi diversi, analoga storia e destini. Un imprevisto che dal filo spinato può portarci a riprendere il filo della nostra Storia. Occasione unica ed irripetibile per riappropriarci di quella straordinaria funzione d’incontro che tanto la geografia quanto la storia ha inequivocabilmente assegnato a questo lembo d’Europa. Nova Gorica e Gorizia entreranno così nel novero di quelle capitali culturali di cui è particolarmente ricco il centro-europa, illuminate testimoni e custodi di quella comune radice che seppe svolgere un ruolo unico di armonizzazione fra latini, tedeschi e slavi, senza mai dimenticare la non marginale componente ebraica, qui presente da secoli. Queste sono le Capitali alle quali siamo desiderosi di volgere lo sguardo, peraltro per noi tutte raggiungibili in poche ore di macchina. Un “viaggio” per ricollegarle a Gorizia, ovvero Aquileia.

Una sfida di cultural intelligence senza precedenti.

“Città transfrontaliere: come vivere senza confini”
L’esperienza del GECT GO
e della Capitale Europea della Cultura GO!2025

Gorizia
30 settembre 2022

Nell’area mitteleuropea un ruolo strategico lo giocano le città transfrontaliere che, sebbene collocate nelle periferie dei loro paesi, sono da sempre impegnate a creare reti per fare fronte unitamente alle sfide quotidiane imposte da ostacoli amministrativi, legali o di altro tipo, che persistono nonostante la rimozione dei confini. Lo scambio di esperienze e di buone pratiche di integrazione transfrontaliera rappresentano la base su cui le città possono crescere e svilupparsi creando politiche di sviluppo comuni soprattutto quando la base culturale, in questo caso mitteleuropea, può essere un facilitatore.

Concerto per l’Ucraina

L’intero ricavato della serata verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana, Comitato Regionale del Friuli Venezia Giulia, per l’emergenza ucraina.

Intero: €15 –  Ridotto under 18 e studenti conservatorio: 5€

BIGLIETTERIA Teatro Nuovo Giovanni da Udine
mar-sab 16-19 tel. 0432 248418
biglietteria@teatroudine.it

Questo concerto nasce grazie alla sinergia fra enti culturali e aziende della nostra regione, che hanno voluto mettere in comune le proprie risorse per la realizzazione di un grande evento benefico, volto alla raccolta fondi per il sostegno della popolazione ucraina in questo difficile momento.

Nel secondo anniversario dalla scomparsa di Krzysztof Penderecki, abbiamo voluto creare un’occasione per ricordare un compositore contemporaneo importante, che ci aveva donato la sua presenza anni or sono nell’esecuzione a Udine del Polish Requiem. Musicista di grande originalità compositiva, considerato per un certo periodo un vero avanguardista post seriale, è riuscito a superare i rigidi steccati della musica contemporanea donando alcune sue partiture al mondo cinematografico e scrivendo musica sacra. Ci aiuterà a ricordalo un grande solista quale Massimo Mercelli, destinatario del concerto per flauto e orchestra, a cui seguiranno due gemme di Dvořák, che Penderecki amava particolarmente.

25 marzo 2022 | ore 20.45

CONCERTO PER L’UCRAINA

Teatro Nuovo Giovanni Da Udine

Massimo Mercelli, flauto
Paolo Paroni, direttore
FVG ORCHESTRA

Presenta
Giovanni Marzini

programma:

K. Penderecki (1933 – 2020)
SINFONIETTA N. 1 PER ORCHESTRA D’ARCHI 
Allegro Molto Vivace

Concerto per flauto e orchestra da camera

A. Dvořák (1841 – 1904)
NOTTURNO PER ORCHESTRA D’ARCHI 
Molto Adagio

CZECH SUITE OP. 39
Praeludium, Polka, Sousedská (Minuetto), Romance, Finale (Furiant)

Massimo Mercelli è il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con compositori come P. Glass, M. Nyman, R. Galliano, E. Morricone, G. Sollima. Autodidatta e poi allievo dei celebri flautisti M. Larrieu e A. Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia e vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate Musicali” e due edizioni del “Concorso Internazionale di Stresa”. 
Suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo, collaborando con artisti quali Y. Bashmet, V. Gergiev, K. Penderecki, P. Glass, M. Nyman, M. Larrieu, A. C. Antonacci, R. Bahrami, G. Boldowsky, C. Spaak, S. Mildonian, e con varie orchestre di alto livello. Nel 2008 si è esibito alla Filarmonica di Berlino e alla Filarmonica di Mosca con Y. Bashmet e G. Kremer e si è esibito come solista nella prima assoluta della cantata di E. Morricone Vuoto d’anima piena, diretta dal compositore.

Paolo Paroni, già Direttore Ospite Principale del New York City Ballet dal 2014, ha lavorato presso orchestre e teatri lirici di rilevanza internazionale quali l’Orchestra Filarmonica Slovena di Lubiana, l’Orchestra Filarmonica di Zagabria, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Bulgara di Sofia, l’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Verdi di Trieste, l’orchestra barocca Capella Savaria, la Pannon Philharmonic, l’Orchestra e Coro della Radiotelevisione Croata di Zagabria, la Sofia Festival Orchestra, la Big Band e Coro della Radio Nazionale Bulgara.
È appassionato cultore di prassi esecutive storiche e, nel contempo, convinto sostenitore e promotore di nuova musica. Stimato per la sua programmazione originale e l’abbattimento delle barriere tra diversi generi, ha collaborato con artisti internazionali di ogni estrazione stilistica e culturale. Tra i suoi maestri sono da annoverare Gilberto Serembe e Uroš Lajovic.

La FVG Orchestra è la compagine sinfonica nata recentemente per volere della Regione Friuli Venezia Giulia, al fine di raccogliere l’eredità musicale di diverse realtà di una zona di confine ricca di tradizioni musicali. Fin dalla sua fondazione, l’orchestra contribuisce attivamente alla diffusione della musica classica e alla valorizzazione della creatività emergente in ambito locale e nazionale. Tiene concerti presso i maggiori teatri della Regione: il Teatro Rossetti di Trieste, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il Teatro Verdi di Pordenone, il Teatro Verdi di Gorizia, ma anche capillarmente nei teatri e sale del territorio. Pur in un periodo non favorevole per i progetti internazionali, ha tenuto concerti in Ungheria (presso sala che è stata sede del Parlamento ungherese e presso la prestigiosa Vigadò Concert Hall), Slovenia (ospite del Ljubljana Festival) e Austria (ospite della stagione del Congress Center Villach).Collabora continuativamente con i maggiori concorsi della regione (Piano FVG, Piccolo Violino Magico, Premio Rodolfo Lipizer, Concorso Internazionale Città di Porcia) e rinomati festival come Mittelfest, Risonanze, Carniarmonie, Festival Internazionale dell’Operetta di Trieste, Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, Emilia Romagna Festival.

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